La gemma proposta da L. (classe quinta) ha toccato corde delicate, per cui sul web non metterò tutto quanto è stato detto e vissuto in classe. La sua gemma è uno zio che da poco tempo non c’è più e L. ha desiderato condividere un ricordo. “C’è stato un giorno in cui mio fratello non voleva più andare a scuola. Allora è intervenuto lo zio dicendogli: «Ve bene, non andarci per due giorni, però fai così. Il primo giorno, prendi un piccone, vai nel cortile della scuola e lo tieni sollevato tutta la mattinata. Il secondo giorno, prendi una penna, vai nel cortile della scuola e la tieni sollevata tutta la mattinata. Rifletti sue queste due fatiche». Questo è un caro ricordo che porterò sempre con me”.
Quella che mi è venuta in mente è una canzone poco conosciuta dal grande pubblico di Gianna Nannini. E’ dedicata al padre col quale il rapporto non era semplicissimo: “Babbo non l’avevi detto che finiva tutto e mi lasciavi qui. Babbo stammi ancora addosso, la vita mi fa freddo se non mi copri più. E vai via dalle mani, babbino caro, accendo il sole per te e non ti perderò. E la vita non è come un angelo che si alza e danza sulla punta dei piedi. E la vita che hai e che vedi andar via, io vorrei ridartela come se fosse mia.”