Ormai lo sapevo che sarebbe arrivato questo momento, eri malato da tempo. Sei tu che mi ha fatto innamorare della Parola, che mi hai fatto percepire quanta ricchezza ci sia nel testo biblico. Era il 1991 circa: il primo corso seguito con te a Palmanova. Stupore, meraviglia, incredulità; ogni incontro una scoperta. Un uomo piccolo di statura, ma dalla conoscenza vastissima, arguto, occhi vivaci e sempre in movimento, umorismo fine, sempre disponibile al dialogo, al chiarimento, allo scambio di parola, alla domanda, al confronto. Poi sono venuti gli anni di studio all’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Udine: la fortuna di seguire tutti i corsi sul Nuovo Testamento con te, soprattutto quello su Giovanni. E da lì, in poi, ogni anno, compreso questo, l’aggiornamento per gli insegnanti di religione e il corso biblico estivo: una parentesi di aria fresca tra i mille impegni quotidiani. L’amore, il rispetto, l’ascolto, la speranza, l’accoglienza, la vita: erano al centro delle tue esegesi.
Mandi don Rinaldo, il cuore è un misto di tristezza per non vederti e ascoltarti più, di gioia per i tuoi insegnamenti (l’ultimo ce l’ha raccontato Marco mercoledì pomeriggio… alla sua domanda “Temi il momento della morte?”, la tua risposta “Come potrei? L’ho predicato tutta la vita!”), di ringraziamento per la strada condivisa. Mi mancherai.