Gemma n° 1808

“Come gemma ho portato La casa in riva al mare di Lucio Dalla. La ritengo un canto alla libertà e alla speranza di conquistarla nel corso della vita. Ritengo che le canzoni di Dalla siano tutte poesie, anche se questo testo non è stato scritto da lui; il suo modo di interpretarla è comunque unico. Ho scelto questa canzone perché riesco a immedesimarmi nel protagonista, un uomo innamorato che spera di incontrare l’amata durante tutto il corso della vita, anche se non la incontrerà mai. Riesco a visualizzare l’immagine di un mare mosso con all’orizzonte un prato con una casa bianca e una finestra: affacciata alla finestra c’è una ragazza che guarda verso l’uomo. Pian piano la ragazza inizia a invecchiare ma continua a tenere lo sguardo fisso sull’uomo finché muore. Sanno che non potranno mai vedersi però c’è sempre la speranza”.

E’ ancora fresca l’impressione di una gemma in cui è stato portato un album del 1973 (la precedente), quando ti arriva una canzone del 1971! Con questo brano mi ha stupito E. (classe prima). Il rifugio nella fantasia come ultimo baluardo di difesa agli attacchi alla libertà, ultimo e inespugnabile; quella libertà che non può esserti portata via, che non può esserti sottratta o rubata semplicemente perché dentro di te nessuno può entrare se non sei tu a consentirlo.

Gemma n° 1807

“Ho portato The dark side of the moon perché l’anno scorso, durante i periodi di chiusura completa, di zona rossa, stavo molto male perchè non potevo fare niente di quello che mi appassionava. Mi sono allora rifugiato nella musica e ogni sera ascoltavo questo cd che mi consentiva di dimenticarmi di tutti i miei problemi”.

La gemma musicale appartiene a N. (classe prima). Provo sempre una strana sensazione quando qualche studente o studentessa propone un brano che ha fatto parte della mia esistenza e in particolare della mia adolescenza, qualcosa che ho ascoltato anche io alla loro stessa età; in questo caso avevo la musicassetta riversata dall’LP originale. E quel nastro è andato e andato tantissime volte. The dark side of the moon su un lato e Meddle dall’altro. I Pink Floyd sono stati colonna sonora di tante vicissitudini. E mentre N. parlava e raccontava del periodo difficile passato non ho potuto fare a meno di andare alla frase che chiude quell’album, le ultime parole di Eclipse: “And everything under the sun is in tune but the sun is eclipsed by the moon”, “E tutto sotto il sole è in armonia ma il sole è eclissato dalla luna”. Quanta rispondenza troviamo nella musica! Mi piace anche pensare che per quanto a lungo possa durare un’eclissi non sarà mai in grado di fare completamente buio sulla terra.

Gemma n° 1806

“Come gemma ho scelto questa collana a cui sono molto legata: mi è stata regalata da un’importante amica di famiglia. Nella medaglietta è incisa l’immagine della Madonna: prima era smaltata, poi nel tempo lo smalto è andato via. La maglia non è quella originale perché purtroppo si è rotta e mia madre me ne ha regalata un’altra che prima era sua. C’è anche un’altra storia dietro questa collana: quattro o cinque anni fa sono entrati i ladri in casa mia, hanno messo a soqquadro tutta la casa, aprendo cassetti e armadi e l’unica cosa che non hanno preso è stata proprio questa collana che era in bella vista nel mio cassetto in una scatola trasparente”.

L’ho già scritto per un’altra gemma di quest’anno: resto sempre stupito da quanta storia ci sia dietro a degli oggetti, quanti ricordi personali, quante emozioni, quanti legami sottesi. Come quello condivisi da A. (classe prima). E nelle nostre case convivono con altri oggetti, del tutto insignificanti e che magari non sappiamo neppure da dove arrivino e siamo quasi pronti a disfarcene. Poi però succede qualcosa: forse qualcuno che ci sta a cuore li nota ed essi assumono una luce nuova anche ai nostri occhi. Capita così anche con le persone e questo dovrebbe farci riflettere e magari portarci ad essere un po’ meno taglienti coi nostri giudizi e le nostre opinioni…

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