“Come gemma ho portato La casa in riva al mare di Lucio Dalla. La ritengo un canto alla libertà e alla speranza di conquistarla nel corso della vita. Ritengo che le canzoni di Dalla siano tutte poesie, anche se questo testo non è stato scritto da lui; il suo modo di interpretarla è comunque unico. Ho scelto questa canzone perché riesco a immedesimarmi nel protagonista, un uomo innamorato che spera di incontrare l’amata durante tutto il corso della vita, anche se non la incontrerà mai. Riesco a visualizzare l’immagine di un mare mosso con all’orizzonte un prato con una casa bianca e una finestra: affacciata alla finestra c’è una ragazza che guarda verso l’uomo. Pian piano la ragazza inizia a invecchiare ma continua a tenere lo sguardo fisso sull’uomo finché muore. Sanno che non potranno mai vedersi però c’è sempre la speranza”.
E’ ancora fresca l’impressione di una gemma in cui è stato portato un album del 1973 (la precedente), quando ti arriva una canzone del 1971! Con questo brano mi ha stupito E. (classe prima). Il rifugio nella fantasia come ultimo baluardo di difesa agli attacchi alla libertà, ultimo e inespugnabile; quella libertà che non può esserti portata via, che non può esserti sottratta o rubata semplicemente perché dentro di te nessuno può entrare se non sei tu a consentirlo.