Gemma n° 2101

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare una foto, una foto della mia mamma.
Con lei in realtà, non ho mai avuto un grandissimo rapporto perché abbiamo caratteri identici che molto spesso ci portano allo scontro.
Ci sono stati periodi, quando io avevo circa 14/15 anni, in cui nemmeno ci parlavamo per colpa un po’ dell’orgoglio, ma ad oggi, crescendo e diventando più matura ho capito che senza di lei io non potrei andare da nessuna parte.
Mi ricordo che da piccolissima non riuscivo ad addormentarmi senza la sua mano nella mia oppure senza toccare un pezzo del suo braccio o della testa o qualsiasi altra parte, solo così mi sentivo al sicuro e protetta.
Ad oggi, non trascorriamo molto tempo assieme a causa del suo lavoro e dei miei impegni però vorrei dirle tante cose come che la ringrazio per tutto ciò che fa per me da sempre.
Non le dico spesso questa cosa però davvero la amo con tutto il mio cuore e senza lei, e papà, sarei persa.
Io ci sarò sempre per lei, come lei c’è sempre stata per me anche nei periodi più difficili che ho dovuto affrontare. Molto spesso abbiamo pianto assieme, riso assieme e ci siamo divertite.
La mia mamma merita tutto l’amore di ‘sto mondo perché ha sempre lottato e faticato per me, per mia sorella e i miei fratelli e spero, un giorno, di poterla ripagare per questo” (M. classe quinta).

Gemma n° 2100

“Quest’anno ho deciso di portare la canzone “Ricordi” dei Pinguini Tattici Nucleari come gemma perché, nonostante io non sia una grande fan di questo gruppo, penso che questa canzone sia un capolavoro, con un significato profondo e, per me, con un valore immenso. Inizialmente mi piaceva la sua musicalità e il suo testo che, nel periodo in cui l’ho ascoltata per la prima volta, mi riportava alla mente la mia appena terminata storia d’amore adolescenziale, trasformandosi in un riflesso della nostalgia e tristezza che provavo, facendomi sentire capita.
Un giorno però, parlando di questa canzone con le mie amiche, mi è stato svelato il vero senso della canzone, che parla di ricordi, come dice il titolo, che stanno svanendo dalla mente di una persona affetta di demenza senile.
Da quel momento ogni volta che l’ho ascoltata mi ha mosso qualcosa dentro in maniera diversa rispetto ai primi ascolti, probabilmente perché l’alzheimer l’ho vissuto sulla mia pelle in maniera passiva, avendo perso mia nonna materna nel 2020 a causa di questo male atroce e disumano.
Perciò ora questa canzone è il “ricordo” che a me rimane di lei e che posso condividere con mia madre, cantandola a squarciagola, cercando di nascondere le lacrime.
La cosa che mi segna e mi rende felice di questa canzone è che finalmente è stata data voce ai sentimenti suscitati da una malattia che toglie tutto, sia quando vissuta direttamente che quando subita indirettamente, come “spettatori”.
D’altronde cosa siamo noi senza i ricordi?” (A. classe quinta).

Gemma n° 2099

“Questa canzone la sento sempre nei momenti in cui sono un po’ triste in quanto mi dà forza e mi fa sentire meglio. Quando ho paura di non farcela, di non riuscire a raggiungere un obiettivo, mi spinge a reagire e mi da l’ottimismo e la positività per affrontare ogni problematica che la vita mi pone davanti.
Soprattutto questa canzone mi fa pensare a quanto la musica sia importante nella mia vita, quanta forza mi da, come riesca a farmi cambiare umore e ad essermi d’aiuto quasi come una terapia nei momenti difficili.
La musica mi aiuta ad esprimere i miei sentimenti, ad esternarli e sfogare le mie emozioni.
Ho sempre attribuito grande valore alla musica la quale, personalmente, in alcuni momenti, mi ha dato un conforto maggiore rispetto alle parole di altre persone.
È sicuramente il mezzo che mi consente di riflettere molto con me stessa, di dar voce alle mie emozioni, ai miei pensieri tirando fuori e facendomi scoprire la parte più nascosta di me stessa” (L. classe quarta).

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