“Sinceramente non dovevo neanche portare questa canzone perché avevo già preparato la gemma ed era legata a tutt’altro. Doveva essere questa catenina che ho al collo e che mi ricorda mio zio, invece stamattina ho ascoltato questa canzone e il pensiero si è focalizzato solo su di essa e sulla felicità che mi trasmette”
La canzone che ha presentato G. (classe terza) è Pietra di luna di Chiello, contenuta in Oceano Paradiso, album appena uscito. Mi sono letto e riletto il testo varie volte perché ha un che di ipnotico. Si tratta di una serie di immagini accostate, non per forza coerenti le une con le altre, e che lasciano aperte molte strade per molteplici interpretazioni e variegate suggestioni. Ne cito solo due: “Non puoi togliere i noccioli dall’anguria; se mi ami, ingoia i semi” e “si aspettano come disperati con dei fiori affilati”. Ah no, ne aggiungo una terza: “Ho sparso bene i semi, le radici, siamo rami”. Potrei farci sopra un intero progetto fotografico…