
“La mia gemma è un braccialetto; il suo valore non è estetico, non è niente di che, ma me l’ha dato mia zia prima di essere ricoverata in ospedale. Non sapeva come sarebbero andate le cose e voleva che lo tenessi io”.
La gemma di E. (classe terza) è la sempre bella dimostrazione che il valore delle cose non risiede nelle cose stesse, ma nel significato che vi è contenuto, nelle relazioni che vi sono sottese.