In questi giorni, come ogni anno, devo compilare i dati su quanti alunni si avvalgono dell’insegnamento della religione e su quanti no. Negli ultimi anni sono in aumento gli studenti che arrivano nelle classi prime e scelgono di non seguire l’ora di religione. Penso siano in pochi quelli che sono spinti da motivi ideologici. Certo mi piacerebbe conoscere le ragioni, discuterne magari. Il rammarico è che secondo me viene persa un’occasione da due parti: dalla parte degli studenti che escono dall’aula perché è un’occasione di crescita, dialogo, conoscenza e confronto (l’alternativa è l’uscire da scuola o lo stare a studiare in biblioteca), dalla parte degli studenti che restano e dalla parte mia perché è un’occasione di crescita, dialogo, conoscenza e confronto 🙂

E’ vero, è un peccato, una opportunità sprecata in tutte le direzioni… credo che a volte purtroppo alcuni insegnanti, non solo di religione, contribuiscano alla diminuzione del piacere di crescere, dialogare, conoscere e confrontarsi…altre volte è una scelta di comodo (bò?) dello studente… di fatto resta una opportunità sprecata… peccato! per fortuna ognuno di noi come può fare delle scelte, ha anche il potere di cambiarle! 🙂
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Ricordo ancora l’ora di religione frequentata anche da chi non credeva, da chi era scettico, da chi era (molto) critico, con il don che cercava di armonizzare le idee più disparate…
Una fatica immane, che non so quanti risultati abbia dato, ahimè. Ma credo che qualcuno si sia salvato.
Come dico spesso c’è un imperativo: seminare, sempre seminare…
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