Entra nel tuo cuore

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Disse il maestro all’uomo d’affari: “Come il pesce muore sulla terra asciutta, così tu muori quando resti intrappolato nel mondo. Il pesce deve tornare nell’acqua… tu devi tornare alla solitudine”. L’uomo d’affari era atterrito: “Devo rinunciare ai miei affari ed entrare in convento?”. “No, no. Continua nei tuoi affari ed entra nel tuo cuore”.

(Da Un minuto di saggezza, di Anthony de Mello)

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

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E’ il 25 novembre 1960: le sorelle domenicane Mirabal, Patria, 36 anni, Minerva, 34 anni, Maria Teresa, 24 anni, si recano in prigione a far visita ai mariti delle due sorelle minori. Il marito di Patria è rinchiuso in un carcere diverso. Gli agenti del Servizio Segreto militare le fermano, le portano in un luogo nascosto, le torturano, le massacrano di botte e le strangolano. I tre corpi vengono messi nella loro auto che viene fatta precipitare in un burrone per simulare un incidente. Per conoscere meglio la storia delle sorelle che hanno combattuto contro la dittatura(1930-1961) del dominicano Rafael Trujillo, con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle), consiglio questa pagina. Dal 1999 il 25 novembre, per volere dell’ONU, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Qui sotto posto un video che arriva da Genova.

La patrona di teologi, filosofi e studenti

Domani è Santa Caterina d’Alessandria patrona dei teologi, filosofi e studenti. Visto che tocca da vicino il mondo della scuola, ecco una sintesi della sua storia.

Caterina è una diciottenne cristiana, figlia di nobili e vive ad Alessandria d’Egitto. Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, governatore di Egitto e Siria. Per l’occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane, un atto obbligatorio per tutti i sudditi, e quindi anche per i cristiani, ancora perseguitati. Caterina si presenta a Massimino, invitandolo a riconoscere invece Gesù Cristo come redentore dell’umanità, e rifiutando il sacrificio. Massimino allora convoca un gruppo di intellettuali alessandrini, perché la convincano a venerare gli dèi. Ma è Caterina che convince loro a farsi cristiani; per questa conversione così pronta, Massimino li fa uccidere tutti, poi richiama Caterina e le propone addirittura il matrimonio. Nuovo rifiuto, sempre rifiuti, finché il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo. Un miracolo salva la giovane, che poi viene decapitata: ma gli angeli portano miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l’altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. Questo avviene il 24-25 novembre 305. Dal Gebel Katherin, infine, e in data sconosciuta, le spoglie vengono portate nel monastero a lei dedicato, sotto quel monte. A una sua biografia così poco attendibile si contrappone la realtà di un culto diffuso anche fuori dall’Egitto.

 

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