
“Come gemme ho deciso di portare la musica e la danza: due elementi fondamentali della mia vita. Ho deciso di portare queste due perché sono fortemente e inevitabilmente legate l’una all’altra. La danza per me é tutto, è un intersecarsi di gioia, dolore, frustrazione, delusione, realizzazione, emozione e talvolta é ciò che mi motiva a migliorarmi quasi ogni giorno, anche se fare la ballerina non è la mia aspirazione. Il movimento lo sento parte di me, nella danza ci sono forza, grazia, agilità, espressione, delicatezza, ma anche impetuosità. Anche quando non sono a lezione io ballo, esprimendomi attraverso ciò.
La danza e la musica hanno per me un elemento in comune, sono una specie di terapia per qualsiasi cosa, che sia positiva o negativa. Sto con la musica praticamente tutto il giorno, che io la ascolti, che io canti, che suoni uno strumento o che mi risuoni nella mente, lei c’è. È proprio una presenza che da piccola mi ha aiutato a superare paure e tensioni, che alle medie mi aiutava a fare i compiti di matematica e che ora mi dà la motivazione giusta per affrontare ogni giornata. Non penso sarei me stessa senza la musica e la danza, ed è qualcosa difficile da immaginare se non lo si prova. Una delle sensazioni più belle che la danza mi abbia mai fatto provare è quando, iniziando una lezione piena di rabbia, delusione o frustrazione, ne uscivo fisicamente esausta e sfinita e ciò mi dava una pace mentale e una riconciliazione con me stessa incredibile.
Per concludere e riassumere tutto potrei dire che la danza e la musica fanno respirare la mia anima.”
Platone diceva che “La musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il corpo”. In E. (classe seconda) i due elementi si fondono e danno vita alle bellissime parole della sua gemma. Il respiro della sua anima lei lo trova lì e ognuno ha il compito di trovare come far respirare la propria. Goethe suggerisce una possibilità: “Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.” Grazie a E. per la sua parola ragionevole e appassionata.