“Da un anno a questa parte sto ascoltando spesso Chlorine dei Twenty One Pilots: non è un periodo molto bello per me e questa canzone mi sta aiutando a star meglio”
Questa la gemma di V. (classe seconda). Ho fatto fatica a comprendere il testo in classe, nonostante V. avesse scelto il video che lo riportava. Allora ho fatto una ricerca in rete, mi sono visto il video originale che metto qui sotto e ho trovato questo su Auralcrave:
“Si intitola Chlorine, uno dei singoli dei Twenty One Pilots, estratti da Trench, quinto fortunato album in studio del duo formato da Tyler Joseph e Josh Dun. La clip è una delle più criptiche mai viste. Nel filmato che accompagna il brano, vediamo Tyler e Josh che puliscono e riempiono d’acqua una piscina sporca, mentre vengono osservati da una piccola creatura bianca fantastica, di nome Ned. “Ned è una persona molto importante per noi. È stato un nostro amico per un po’, ora lo stiamo presentando al mondo certi che i nostri fan lo adotteranno e faranno loro”, ha spiegato il duo in un’intervista rilasciata al magazine russo VK. L’importanza di Ned e di quello che simboleggia è racchiuso tutto in questa frase pronunciata da Tyler: “Sì, Ned ci ha salvato.”
Il mistero aumenta. Cosa mai rappresenterà questo strano personaggio?
Ned è il potere purificatore che la musica ha. Il cloro, pur essendo una sostanza chimica pericolosa, viene utilizzato per eliminare sostanze indesiderate. Ned aspetta che la vasca sia colma per tuffarsi, quasi a indicare la via di purificazione anche per i due ragazzi che appaiono tristi e appesantiti da pensieri e scorie della vita. Ned è l’amico che tutti vorremmo avere accanto, quello che nel momento del bisogno è lì a indicarci il modo per riprenderci in mano la vita e scrollarci di dosso le negatività.
“Sorseggiando direttamente cloro lascio che le vibrazioni mi scivolino addosso” (“Sippin’ on straight chlorine let the vibe slide over me”) “Il momento è medicina, il momento è medicina sorseggiando direttamente cloro” (“The moment is medical, moment is medical sippin’ on straight chlorine”).
Nel commovente intermezzo Tyler canta “I’m so sorry I forgot you”. Ma quello di cui si è dimenticato non è qualcuno esterno. È lui stesso che ha dimenticato di guardarsi dentro, di capire che ormai è un insieme di frammenti, brandelli di una bandiera segnata dalle intemperie che si trova vicino al mare (“A weathered flag that’s by the sea”). Ha dimenticato di ascoltare i suoi bisogni e di rispettare i suoi sogni.
Cosa può aiutare Tyler e tutti noi in una situazione del genere? Lasciare che le vibrazioni (“Let the vibe, let the vibe”) ci avvolgano, che cicatrizzino le ferite della vita dandoci conforto al cuore. Lasciare che sia la musica a colorare i nostri sogni e che il suono ci indichi una via di resurrezione. Questo è il messaggio profondo del brano che mi sento di definire come un inno alla musicoterapia.”