
“La mia gemma è il campetto, il luogo di ritrovo per le partite di calcetto e di basket e per parlare o ascoltare musica con gli amici. In estate è appuntamento quotidiano e importante soprattutto perché il campetto porta il nome di mio zio che è morto da giovanissimo a causa di una malattia e che il paese ha voluto ricordare in questo modo”.
Non ho potuto fare a meno di pensare alla mia adolescenza mentre ascoltavo le parole di E. (classe seconda), a quegli interi pomeriggi passati a correre dietro ad un pallone su un campetto di cemento (quello nella foto): a inizio giugno avevamo già un’abbronzatura da agosto inoltrato e la parola stanchezza non era parte del nostro vocabolario. Ora sono qui seduto al pc e sorrido ripensando a quegli anni: che fortunato che sono stato!